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Ayatollah Sayed Hossein Kazemeyni Boroujerdi

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Ayatollah Sayed Hossein Kazemeyni Boroujerdi è il figlio dell’Ayatollah Mohammad Ali Kazemeini Boroujerdi, morto in circostanze sospette in una prigione iraniana nel 2002.  Era già, il figlio, a favore della libertà e questo lo mise in contrasto col regime. Boroujerdi spiegava che il Corano non solo insegna che Israele appartiene agli ebrei, ma spiegava anche che il Corano rispetta tutte le fedi. Questa credenza, malgrado la vasta popolarità di Sayed Hossein, gli è costata, dal 2006, il carcere e la tortura. Boroujerdi è stato inizialmente condannato a morte ma, in seguito alle proteste e agli appelli, la condanna è stata commutata  in undici anni di prigionia, passando però attraverso l’estorsione di una falsa confessione, come nei regimi stalinisti.   Sennonché, quando gli fecero confessare le presunte colpe dal vivo, in TV, denunciò il governo iraniano come eretico e anti islamico.  Per punirlo, fra l’altro, stuprarono la moglie davanti a lui. Dopo gli undici anni di prigione, fu messo agli arresti domiciliari. Fondamentalmente, Boroujerdi ha tentato per molti anni di trovare una versione laica dell’Islam che escludesse la violenza e che fosse compatibile con i diritti umani, la libertà e democrazia. Tuttavia, dopo approfondite ricerche e studi, alla fine ha concluso che l’essenza dell’Islam non sarebbe compatibile con tali valori. Perché a  suo avviso, i contesti islamici di base, in particolare il Corano, conterrebbero molte significative contraddizioni e incompatibilità che sarebbero alla base del fallimento nel perseguire la pace, il conforto e la promozione dei valori umani nelle società islamiche.  Oggi giorno, coloro che manifestano contro Israel sicuramente. se conoscessero Sayed Hossein, lo avverserebbero, perché l’Ayatollah  non attribuisce ai c.d. dannati della terra (talvolta poveri, talvolta ricchissimi) una missione salvifica perché, contrariamente ai nostri accampati, non è relativista ma crede nei diritti umani tout court.  Forse è semplicemente un essere sensibile e raziocinante. Per quanto ci riguarda, il Corano, come insegna una nota studiosa,  quando menziona Israele, non lo fa mai in modo disgiunto dagli ebrei . Questo, indipendentemente (ovviamente) dall’adesione dell’Ayatollah all’Islam, la quale adesione costituisce un fatto personalissimo, nel quale non ci permettiamo di entrare.