Bob Dylan è nato oggi, 82 anni fa, in Duluth. Seth Rogovoy (Forward, 24 maggio 2023) scrive un articolo dal titolo “For Bob Dylan’s 82nd birthday, his 10 most Jewish songs”, le quali dieci canzoni “più ebraiche” sarebbero: “Talkin’ Hava Nagilah Blues”, “With God on Our side”, “New Morning”,”All along the Watchtower”, “Forever Young”, “Highway 61 Revisited”, “Gotta Serve Somebody”, “Neighborhood Bully”, “Everything is broken” e “Blowin’ in the wind”.
Per esempio, Dylan scrive:
Bob Dylan, il cui nome alla nascita era Robert Allen Zimmerman, è cresciuto a Hibbing, Minnesota. Gli Zimmerman frequentavano la sinagoga locale. Suo padre, Abe Zimmerman, era il presidente della locale loggia B’nai Brith. Sua madre, Beatty, era la presidente del capitolo locale di Hadassah. Il giovane Bobby è andato a Camp Herzl. All’Università del Minnesota, era un membro di Sigma Alpha Mu, una confraternita ebraica. Più tardi, decide di cambiare religione, e John Lennon lo deride con “Serve Yourself“. Non appare del tutto chiaro quale sia la sua fede, ma dovrebbe essere ancora quella ebraica; troviamo per esempio traccia di un suo incontro romano col movimento Chabad, dove esprime la sua devozione per la Torah. L’Accademia svedese deve essersi trovata in difficoltà, se sul sito del Premio Nobel, assegnatogli nel 2016, vi è una motivazione così laconica: Prize motivation: “for having created new poetic expressions within the great American song tradition”. Per noi, un genio ha diritto di essere talvolta bizzarro, purché si capisca che, ridendo e scherzando, spesso emerge la verità.
Neighborhood Bully inizia così (aiutandoci a capire le antipatie dei mass media):
Il bullo del quartiere
è solo un uomo
I suoi nemici dicono che è nel loro territorio
Loro sono di più,
circa un milione contro uno
Lui non ha nessun posto dove scappare,
nessun posto dove correre
È il bullo del quartiere.
Il bullo del quartiere
vive solo per sopravvivere
È criticato e condannato perché è rimasto in vita
Non ci si aspetta che possa rispondere agli attacchi,
nè che abbia la pelle dura
Deve solo lasciarsi uccidere
quando la sua porta viene sfondata
È il bullo del quartiere.
Taluni pensano che sia una licenza poetica; Freud avrebbe detto che chi lo pensa opera una rimozione.